Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Cronache 28:10-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Per di più, ora volete tenere come schiavi questi uomini e queste donne che avete preso a Gerusalemme e nel territorio di Giuda. Se fate così diventerete anche voi colpevoli davanti al Signore vostro Dio.

11. Ascoltatemi: lasciate liberi questi vostri fratelli che avete preso prigionieri, altrimenti il Signore si adirerà anche contro di voi».

12. Anche alcune autorità del regno d’Israele disapprovarono il comportamento di quei soldati. Erano: Azaria figlio di Giovanni, Berechia figlio di Mesillemòt, Ezechia figlio di Sallum e Amasa figlio di Caldai.

13. Essi dissero: «Non portate qui questi prigionieri. Noi siamo già in colpa di fronte al Signore e questo atto aggraverebbe il nostro peccato. Le nostre colpe sono già troppe e il Signore è già molto adirato con noi del regno d’Israele».

14. I soldati allora affidarono i prigionieri e il bottino all’assemblea e ai suoi capi.

15. Alcuni uomini furono personalmente incaricati di occuparsi dei prigionieri. Presero dal bottino vestiti e calzature e li diedero a quelli che ne avevano bisogno; portarono a tutti da mangiare e da bere e medicarono i feriti. Caricarono su asini quelli che non erano in grado di camminare; poi condussero tutti nel regno di Giuda a Gerico, la città delle Palme. E tornarono a Samaria.

16. In quel tempo il re Acaz chiese aiuti al re d’Assiria, perché

17. gli Edomiti avevano invaso di nuovo il regno di Giuda e avevano preso molti prigionieri.

18. Inoltre i Filistei avevano invaso le località della regione della Sefela e del deserto del Negheb appartenenti al regno di Giuda. Avevano occupato le città di Bet-Semes, Àialon, Ghederòt e quelle di Soco, Timna e Ghimzo con i villaggi vicini.

19. Il Signore colpiva con queste sconfitte il regno di Giuda, perché Acaz, il re, aveva lasciato che l’infedeltà si diffondesse nel regno e lui stesso aveva abbandonato il Signore.

20. Il re d’Assiria, Tiglat-Pileser, venne, ma, invece di aiutare Acaz, lo oppresse duramente.

21. Infatti Acaz fu costretto a consegnargli le ricchezze del tempio, della reggia e dei prìncipi. E non ottenne nessun aiuto.

22. Anche nei momenti più difficili, Acaz continuava a trascurare il Signore.

23. Una volta fu sconfitto dal re di Damasco e offrì un sacrificio agli dèi di quella città, perché diceva: «Dato che quegli dèi aiutano i loro fedeli, offrirò anch’io un sacrificio ed essi mi aiuteranno».Ma questo fatto provocò la rovina sua e di tutto Israele.

24. Acaz prese anche gli arredi sacri del tempio e li fece distruggere; poi ordinò di chiudere il tempio e di costruire altari in ogni angolo di Gerusalemme.

25. Anche in tutte le altre città fece costruire altari per bruciare incenso in onore di divinità straniere. Così provocò lo sdegno del Signore, Dio dei suoi padri.

26. Tutti gli altri fatti della vita di Acaz sono raccontati nel libro ‘I re di Giuda e d’Israele’.

27. Quando morì, Acaz fu sepolto a Gerusalemme, ma non nella tomba dei re. Dopo di lui regnò suo figlio Ezechia.