Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Samuele 9:5-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. Quando giunsero nella regione di Suf, Saul disse al servo che lo accompagnava:— Torniamo indietro: temo che mio padre non pensi più alle asine, ma cominci a preoccuparsi per noi.

6. — Aspetta, — rispose il servo; — in questa città c’è un uomo di Dio molto stimato: tutto quel che egli dice si avvera sempre. Andiamo da lui: forse saprà indicarci la via che dobbiamo seguire.

7. — Sono d’accordo, — rispose Saul al servo; — ma come presentarci a mani vuote? Non abbiamo più pane nelle nostre borse, non abbiamo nessun dono da offrirgli.

8. — Guarda, — riprese il servo; — mi trovo in mano un piccolo pezzo d’argento: lo darò all’uomo di Dio perché ci indichi quale strada prendere.

9-11. — Bene, — disse Saul; — andiamo.E s’incamminarono verso la città dove viveva l’uomo di Dio. Mentre salivano il pendio della città, incontrarono alcune ragazze che erano uscite ad attingere acqua. Domandarono loro:— È in città il veggente?(Così a quel tempo venivano chiamati i profeti, e quando si voleva consultare il Signore si diceva: «Andiamo dal veggente».)

12. — Sì, c’è, — risposero le ragazze; — è arrivato poco prima di voi. È venuto oggi nella nostra città, perché la popolazione offre un sacrificio nel santuario sulla collina.

13. Se vi sbrigherete a entrare in città, lo troverete prima che salga lassù per il banchetto sacrificale. Nessuno comincerà a mangiare prima del suo arrivo, perché deve benedire lui il sacrificio, e solo dopo gli invitati cominciano a mangiare. Andate subito e lo troverete.

14. Saul e il servo si diressero verso la città. Stavano per entrarvi, quando incontrarono Samuele che usciva per salire al santuario.

15. Il giorno prima il Signore aveva detto a Samuele:

16. «Domani a quest’ora ti manderò un uomo della tribù di Beniamino. Lo consacrerai come capo del mio popolo, Israele. Egli libererà il mio popolo dal dominio dei Filistei: ho visto infatti la condizione del mio popolo e ho udito le sue invocazioni d’aiuto».

17. Appena Samuele vide Saul, il Signore gli rivelò: «Ecco l’uomo di cui ti ho parlato: sarà lui a governare il mio popolo».

18. Saul si avvicinò a Samuele sulla porta della città e gli chiese:— Per favore, indicami dove abita il veggente.

19. — Sono io il veggente, — rispose Samuele; — precedimi al santuario. Oggi mangerete con me, e domattina ti lascerò andare dopo aver risposto a tutte le tue domande.

20. Quanto alle asine scomparse tre giorni fa, non devi più preoccuparti: sono state ritrovate. Del resto, tutto quel che c’è di prezioso in Israele appartiene a te e alla famiglia di tuo padre.

21. Saul rispose:— Che cosa intendi dire? Io appartengo alla più piccola famiglia della tribù di Beniamino, la più piccola tribù d’Israele.

22. Ma Samuele prese con sé Saul e il servo, li introdusse nella sala del banchetto e diede loro il posto d’onore tra gli invitati, che erano una trentina.

23. Poi ordinò al cuoco:— Servi la porzione di carne che ti ho comandato di tenere da parte.