Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Samuele 2:15-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. Altre volte il servo del sacerdote arrivava prima che il grasso della vittima fosse bruciato e diceva a chi offriva il sacrificio:— Dammi la carne da arrostire per il sacerdote: egli non vuole da te carne già cotta, ma solo carne cruda.

16. Se quello rispondeva:— Prima lascia bruciare il grasso, poi prendi quello che vuoi, — il servo replicava:— No, devi darmela subito, altrimenti la prenderò con la forza.

17. In questo modo i figli di Eli offendevano gravemente il Signore, perché disprezzavano i sacrifici che gli venivano offerti.

18. Il piccolo Samuele, invece, vestito di una tunica di lino, continuava a servire il Signore.

19. Ogni anno sua madre faceva per lui un piccolo mantello e glielo portava, quando andava a Silo con suo marito per offrire il sacrificio annuale.

20. Allora Eli benediceva Elkana e sua moglie, e a lui diceva: «Il Signore ti conceda di avere altri figli da questa donna in cambio del bambino che gli avete consacrato».Poi essi tornavano al loro paese.

21. Il Signore intervenne in favore di Anna, ed essa ebbe ancora tre figli e due figlie.Intanto il piccolo Samuele cresceva davanti al Signore.

22. Eli era divenuto molto anziano. Egli venne a sapere che i suoi figli si comportavano male con tutti gli Israeliti e, inoltre, avevano rapporti sessuali con le donne che prestavano servizio all’ingresso della tenda dell’incontro.

23. Eli li rimproverò: «Perché fate queste cose? Tutti parlano delle vostre cattive azioni.

24. Sento dire brutte cose su di voi, tra la gente.

25. Se un uomo pecca contro un altro uomo,potrà trovare misericordia presso Dio;ma, se un uomo pecca contro il Signore,chi potrà difenderlo?».Essi però non vollero dare ascolto alle parole del padre: il Signore aveva già deciso di farli morire.

26. Il piccolo Samuele, al contrario, cresceva e godeva il favore del Signore e degli uomini.

27. Un giorno un profeta venne da Eli e gli disse: «Così dice il Signore: Tu sai che quando i tuoi padri erano in Egitto, schiavi del faraone, mi sono manifestato ad Aronne.

28. Tra tutte le tribù d’Israele ho scelto lui come mio sacerdote. Gli ho affidato il compito di prestare servizio all’altare, di offrire l’incenso e di portare l’efod per interrogarmi. Inoltre ho dato a lui e alla sua famiglia il diritto di prendere una parte di tutte le offerte degli Israeliti.

29. Perché, dunque, trattate senza rispetto i sacrifici e le offerte che ho ordinato di fare nel santuario? E tu, perché hai più riguardo dei tuoi figli che di me, e permetti loro di ingrassarsi con la parte migliore delle offerte del mio popolo, Israele?

30. «Questa è la mia decisione, — dice il Signore, Dio d’Israele. — Avevo promesso a te e alla tua famiglia di tenervi per sempre come sacerdoti, ma ora dico: non sia mai! Io onoro chi mi onora, ma chi mi disprezza troverà solo disprezzo.