Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Samuele 13:9-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Allora egli ordinò di preparare gli animali per il sacrificio completo e il banchetto sacro. E Saul stesso offrì il sacrificio.

10. Aveva appena finito di offrirlo, ed ecco arrivare Samuele. Saul gli andò incontro per salutarlo,

11. ma Samuele gli disse:— Che cos’hai fatto?— Il popolo mi stava abbandonando, — rispose Saul, — e tu non sei venuto nel giorno stabilito. Per di più i Filistei si erano accampati a Micmas.

12. Allora mi son detto: Adesso i Filistei scenderanno a Gàlgala per attaccarmi e io non mi sono ancora assicurato il favore del Signore. Così mi sono fatto forza e ho offerto il sacrificio.

13. Samuele rispose:— Hai fatto una pazzia: non hai osservato il comandamento che il Signore, tuo Dio, ti aveva dato. Se tu avessi ubbidito, il Signore avrebbe reso stabile per sempre il tuo regno su Israele.

14. Invece, il tuo regno non durerà, perché non hai osservato quel che il Signore ti aveva comandato. Il Signore si è già scelto un uomo come vuole lui e lo costituirà a capo del suo popolo.

15. Samuele lasciò Gàlgala e se ne andò a Gàbaa nel territorio di Beniamino. Saul passò in rivista le truppe che gli erano rimaste: erano circa seicento uomini.

16. Saul, suo figlio Giònata e i loro soldati erano accampati a Gàbaa di Beniamino, i Filistei, invece, a Micmas.

17. Un giorno i Filistei fecero uscire dal campo una squadra d’assalto divisa in tre pattuglie: la prima prese la via di Ofra verso la terra di Sual,

18. la seconda la via di Bet-Oron, la terza prese la direzione del confine sulla via che sovrasta la valle di Seboìm (la valle delle Iene) verso il deserto.

19. In quel tempo non si trovava un fabbro in tutto il territorio di Israele, perché i Filistei volevano impedire agli Ebrei di costruire spade e lance.

20. Così per poter affilare lame d’aratro, zappe, scuri e falci, gli Ebrei erano costretti a rivolgersi ai Filistei,

21. che si facevano pagare profumatamente: due terzi di un pezzo d’argento per affilare una lama d’aratro o una zappa o un tridente o un pungolo.

22. Per questo, il giorno della battaglia, nessuno dei soldati che stavano con Saul e Giònata era armato di lancia o spada; se ne trovarono soltanto per il re e suo figlio.