Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Re 12:15-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. Il re, dunque, respinse le richieste del popolo. Tutto questo era stato predisposto dal Signore. Egli voleva realizzare quello che aveva fatto annunziare a Geroboamo, figlio di Nebat, dal profeta Achia di Silo.

16. Gli Israeliti capirono che il re non dava loro retta. Allora gli risposero: «Non abbiamo niente da spartire con la famiglia di Davide, non abbiamo nulla a che fare con questo figlio di Iesse! Gente d’Israele, torniamo alle nostre tende! E tu discendente di Davide, occupati del tuo regno!». Così gli Israeliti tornarono alle loro tende.

17. Rimasero sottomessi a Roboamo solo Israeliti che abitavano città del territorio di Giuda.

18. Il re Roboamo volle mandare dagli Israeliti Adoràm, sorvegliante dei lavori obbligatori. Essi, però, lo uccisero a sassate. Allora Roboamo saltò sul suo carro e fuggì a Gerusalemme.

19. Da allora le tribù del territorio d’Israele sono in rivolta contro la dinastia di Davide.

20. Quando gli Israeliti seppero che Geroboamo era tornato, lo mandarono a chiamare perché partecipasse alla loro assemblea. Lo proclamarono re di tutto Israele. Solo la tribù di Giuda rimase fedele alla dinastia di Davide.

21. Allora Roboamo, figlio di Salomone, andò a Gerusalemme e riunì la gente delle tribù di Giuda e di Beniamino, in tutto centottantamila soldati scelti, per combattere contro il regno d’Israele e riprendere il potere.

22. Ma Dio ordinò al profeta Semaià di andare a riferire queste parole

23. a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, e agli altri abitanti delle tribù di Giuda e Beniamino:

24. «Così dice il Signore: Non andate a far guerra agli Israeliti, vostri fratelli. Ognuno se ne torni a casa sua, perché ho voluto io questa situazione». Gli abitanti di Giuda ubbidirono all’ordine del Signore e rinunziarono alla guerra.

25. Geroboamo fece fortificare la città di Sichem, sulle montagne di Èfraim, e vi si stabilì. In seguito lasciò Sichem e andò a fortificare la città di Penuèl.

26. Geroboamo pensò fra sé: «Il potere potrebbe ritornare alla dinastia di Davide.

27. Se gli abitanti del regno del nord continueranno ad andare a Gerusalemme per offrire sacrifici nel tempio, rimarranno legati al loro re di prima; uccideranno me e torneranno sotto Roboamo, re di Giuda».

28. Dopo aver chiesto consiglio, Geroboamo fece fabbricare due vitelli d’oro. Poi disse al popolo: «Non avete più bisogno di andare a Gerusalemme. Sono questi, o Israeliti, i vostri dèi, questi vi hanno fatto uscire dall’Egitto!».