Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 9:37-54 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

37. In seguito qualcuno riferì a Giònata e a suo fratello Simone quanto segue: «La tribù di Iambrì celebra una grande festa nuziale e la sposa, figlia di uno dei più ricchi signori di Canaan, arriva dalla città di Nadabàt con un corteo imponente».

38. Si ricordarono allora dell’uccisione del loro fratello Giovanni e andarono a nascondersi sulle montagne, in una grotta.

39. Stettero a osservare e videro un grande corteo e gente in festa; lo sposo con i suoi amici e i suoi fratelli bene armati andavano incontro al corteo al suono dei tamburelli e di altri strumenti musicali.

40. Dal loro nascondiglio, gli uomini di Giònata si gettarono su di loro e li massacrarono. Molti furono feriti e gli altri fuggirono sul monte e gli uomini di Giuda si impadronirono del bottino.

41. La festa di nozze si cambiò in lutto e la musica in lamento.

42. Così Giònata e Simone si vendicarono dell’uccisione del loro fratello. Poi tornarono sulla riva del fiume Giordano.

43. Bàcchide venne a conoscenza di tutti questi fatti e in giorno di sabato andò fino alle rive del fiume Giordano con un grande esercito.

44. Giònata disse ai suoi soldati: «Coraggio, combattiamo per salvare la nostra vita. Non ci eravamo mai trovati in una situazione così critica.

45. Il nemico ci sta di fronte, dietro a noi c’è il Giordano e ai lati paludi e boscaglie. Non c’è via di scampo.

46. Perciò invocate il Signore perché ci liberi dai nostri nemici».

47. Poi cominciò la battaglia. Giònata cercò di colpire Bàcchide, ma questi lo schivò tirandosi indietro.

48. Allora Giònata e i suoi soldati si gettarono nel fiume Giordano e lo passarono a nuoto, ma i nemici si fermarono invece di inseguirli.

49. Quel giorno dalla parte di Bàcchide caddero circa mille soldati.

50. Bàcchide tornò a Gerusalemme e fece costruire alcune fortezze nella regione della Giudea: a Gerico, a Emmaus, a Bet-Oron, a Betel, a ∆Tamnata, a ∆Piratòn e a Tefon. Dappertutto fece costruire alte mura, con porte e sbarre.

51. In ogni fortezza Bàcchide lasciò un gruppo di soldati: dovevano fare piccole scorrerie contro Israele.

52. Fortificò pure la città di Bet-Sur e di Ghezer e la Cittadella di Gerusalemme e vi lasciò truppe e depositi di viveri.

53. Inoltre fece prigionieri i figli dei capi di quella regione e li tenne come ostaggi nella Cittadella di Gerusalemme.

54. Nel secondo mese dell’anno 153, il sommo sacerdote Àlcimo ordinò di demolire ∆il muro che circondava il tempio. In questo modo voleva distruggere ∆quanto avevano fatto i profeti. Ma appena diede inizio all’opera di demolizione