Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 6:9-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Per molti giorni rimase in queste condizioni: una forte depressione lo assaliva continuamente ed egli credeva di morire.

10. Allora chiamò tutti i suoi amici e disse loro: «Non riesco più a dormire. Mi sento oppresso dall’angoscia.

11. Un tempo io ero molto fortunato e benvoluto sul mio trono. Ora invece sono malridotto e affondo in un mare di guai.

12. Adesso mi ricordo del male che ho fatto a Gerusalemme: ho portato via i suoi arredi d’argento e d’oro e ho dato ordine di sopprimere gli abitanti della Giudea senza motivo.

13. Riconosco che questa è la causa delle mie sciagure. Ecco, io muoio con pena immensa in terra straniera».

14. Poi il re Antioco fece chiamare Filippo uno dei suoi amici, e lo nominò capo di tutto il suo regno.

15. Gli consegnò la corona, il suo manto regale e l’anello, con l’incarico di educare suo figlio Antioco e di prepararlo al governo del regno.

16. Poi il re morì in quel luogo l’anno 149 dell’èra greca.

17. Ma Lisia appena seppe che il re era morto, prese suo figlio Antioco, che aveva educato fin da bambino, lo proclamò re e gli impose il nome di Eupàtore.

18. Ora quelli che abitavano nella Cittadella tenevano gli Ebrei bloccati attorno al tempio. Li molestavano continuamente, mentre favorivano gli stranieri.

19. Giuda Maccabeo pensò di toglierli di mezzo e riunì tutto il popolo per stringerli d’assedio.

20. Si organizzarono e, nell’anno 150 dell’èra greca, circondarono con l’esercito la Cittadella, costruirono terrapieni e macchine adatte all’assedio.

21. Ma alcuni abitanti della Cittadella sfuggirono e con loro si allearono alcuni Ebrei traditori.

22. Andarono dal re e gli dissero: «Che cosa aspetti a fare giustizia e a vendicare i nostri fratelli?