Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 6:2-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2. Nella città c’era pure un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d’oro, corazze e armi. Le aveva lasciate Alessandro, figlio di Filippo, re della Macedonia, che per primo aveva regnato sui Greci.

3. Perciò Antioco andò verso quella città, volendo occuparla e depredarla. Ma non ci riuscì. Infatti gli abitanti della città erano venuti a sapere del re

4. e gli resistettero con le armi. Il re fu messo in fuga e, addolorato, decise di lasciare quel luogo per tornare in Babilonia.

5. Ma quando era ancora in Persia venne un messaggero per dirgli: «Le truppe che hai mandato contro la Giudea sono state sconfitte,

6. e Lisia, che era partito con un potente esercito, è stato respinto dagli Israeliti. Questi si sono rinforzati con armi, truppe e un grosso bottino di guerra.

7. Gli Israeliti hanno anche abbattuto l’idolo che tu avevi costruito sull’altare di Gerusalemme, hanno circondato il tempio con alte mura, come era prima, e hanno pure fortificato ∆Bet-Sur, una delle città che appartengono al re».

8. Sentendo queste notizie, il re rimase sbalordito ed entrò in grande agitazione. Si gettò sul letto e cadde in preda alla tristezza perché non aveva potuto realizzare i suoi sogni.

9. Per molti giorni rimase in queste condizioni: una forte depressione lo assaliva continuamente ed egli credeva di morire.

10. Allora chiamò tutti i suoi amici e disse loro: «Non riesco più a dormire. Mi sento oppresso dall’angoscia.