Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 5:14-32 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

14. Mentre questa lettera veniva letta, si presentarono altri messaggeri. Essi venivano dalla Galilea, con le vesti stracciate, per dare notizia di fatti simili.

15. Dicevano: «Gli abitanti di Tolemàide, di Tiro e di Sidone e ∆tutti gli stranieri della Galilea si sono alleati contro di noi per distruggerci».

16. Quando Giuda e tutto il popolo ebbero udito queste notizie, convocarono una grande assemblea per decidere che cosa fare per i loro connazionali oppressi e attaccati dai pagani.

17. Giuda disse a Simone, suo fratello: «Prendi con te alcuni uomini e corri in aiuto di quelli che vivono in Galilea. Io e mio fratello Giònata andremo invece nella regione di Gàlaad».

18. A difesa della Giudea, con il resto delle truppe, lasciò Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, capo del popolo.

19. A loro diede quest’ordine: «Abbiate cura di questo popolo, ma non attaccate battaglia con i pagani fino a quando non torneremo noi».

20. A Simone per la spedizione in Galilea furono dati tremila uomini. A Giuda, per la regione di Gàlaad, ottomila.

21. Simone andò nella regione di Galilea e attaccò i pagani. Essi fuggirono,

22. ma egli li inseguì fino alle porte di Tolemàide. I pagani persero circa tremila uomini e Simone si impossessò del bottino di guerra.

23. Prese con sé gli Ebrei della Galilea e dell’Arbatta, con le loro donne, i figli e quanto avevano, e li portò in Giudea con grande contentezza.

24. Intanto Giuda Maccabeo e suo fratello Giònata passarono il fiume Giordano e camminarono per tre giorni in luoghi deserti.

25. Si incontrarono con i Nabatei, dai quali furono accolti pacificamente e informati di tutto quello che era accaduto ai loro connazionali nella regione di Gàlaad.

26. Dissero loro: «Molti di loro sono assediati in Bosra e Bosor, in Àlema e in Casfo, in Maked e in Karnàin. Tutte queste città sono grandi e fortificate.

27. Altri sono stati assediati in altre città della regione di Gàlaad. Per domani è stato deciso di attaccare le fortezze, di conquistarle e di sterminare in un sol giorno tutta quella gente».

28. Allora Giuda con il suo esercito tornò subito indietro e attraversò il deserto in direzione di Bosra. Occupò la città, uccise con la spada tutti i maschi. Portò via il bottino di guerra e la incendiò.

29. Di notte partirono da quella città e arrivarono fino alla fortezza vicina.

30. Al mattino si accorsero che c’era un mare di gente: era una folla innumerevole che portava scale e macchine per espugnare la fortezza, e già attaccavano gli assediati.

31. Giuda vide che la battaglia era già iniziata e sentì che gli abitanti della città gridavano verso il cielo tra il suono delle trombe e urla altissime.

32. Allora disse agli uomini del suo esercito: «È ora di combattere per i nostri fratelli».