Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 4:27-40 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

27. A questa notizia Lisia rimase sconvolto e abbattuto: non era riuscito a fare quello che il re gli aveva comandato e le cose in Israele non erano andate come lui desiderava.

28. Perciò l’anno seguente radunò sessantamila uomini scelti e cinquemila cavalieri per combattere contro gli Ebrei.

29. Essi andarono nell’Idumea e si accamparono a Bet-Sur. Giuda allora andò contro di loro con diecimila uomini.

30. Vista la forza dell’esercito nemico, Giuda pregò così: «Benedetto sei tu che salvi Israele. Per mezzo di Davide, tuo servo, tu hai annientato l’impeto del grande Golia. Tu hai consegnato l’esercito dei Filistei nelle mani di Giònata, figlio di Saul, e del suo scudiero.

31. Allo stesso modo riempi ora di paura i nostri nemici, sconvolgi il loro esercito e i loro cavalieri e falli cadere nelle mani del tuo popolo Israele.

32. Riempili di paura, stronca la loro prepotenza, travolgili e annientali.

33. Abbattili con la spada di coloro che ti amano. Così ti canteranno inni tutti quelli che ti riconoscono come Dio».

34. Poi sferrarono l’attacco da una parte e dall’altra. Dell’esercito di Lisia caddero sotto la spada degli Ebrei circa cinquemila uomini.

35. Allora Lisia dovette riconoscere la disfatta del suo esercito e il coraggio dimostrato da quelli che erano con Giuda. Era gente eroica, pronta a vivere o a morire. Perciò Lisia tornò ad Antiòchia, e qui cominciò a reclutare mercenari stranieri più numerosi per tornare di nuovo in Giudea.

36. Allora Giuda e i suoi fratelli dissero: «Adesso che i nostri nemici sono stati sconfitti, andiamo, abbattiamo gli idoli messi nel tempio e consacriamolo di nuovo al Signore».

37. L’esercito si radunò e salirono tutti al monte Sion.

38. Videro il tempio deserto, l’altare profanato, le porte bruciate. Nei cortili erano cresciute le piante come in un bosco o su una montagna, e le case dei sacerdoti erano distrutte.

39. Allora in segno di lutto si strapparono le vesti, piansero molto e si cosparsero di cenere la testa.

40. Caddero con la faccia a terra e, al segnale dato dalle trombe, elevarono al cielo le loro grida.