Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 3:14-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

14. Allora pensò: «Voglio farmi un nome e mi coprirò di gloria in tutto il regno. Per questo combatterò contro Giuda e i suoi uomini che hanno disprezzato gli ordini del re».

15. Partì allora con un forte esercito di pagani che volevano vendicarsi degli Ebrei.

16. Si avvicinò alla salita di Bet-Oron e Giuda gli oppose resistenza con pochi uomini.

17. Appena videro l’esercito nemico avanzare, gli uomini di Giuda dissero:— Come potremo, noi che siamo così pochi, combattere contro un esercito tanto numeroso e agguerrito? Per di più noi siamo stanchi; è da un giorno che non mangiamo.

18. Ma Giuda rispose:— Molti possono cadere in mano a pochi. Per il Signore infatti è indifferente salvare per mezzo di molti o per mezzo di pochi.

19. La vittoria in guerra non dipende dal numero dei soldati, ma è dal cielo che viene la forza.

20. Essi vengono verso di noi pieni di superbia e di empietà per spazzarci via con le nostre donne e i nostri bambini e per saccheggiare tutto.

21. Ma noi combatteremo per difendere la nostra vita e le nostre leggi.

22. Dio stesso li distruggerà davanti a noi. Non abbiamo dunque paura di loro.

23. Appena ebbe finito di parlare, Giuda e i suoi uomini si scagliarono all’improvviso contro Seron e il suo esercito. Li sconfissero

24. e li inseguirono nella discesa di Bet-Oron fino alla pianura. Uccisero circa ottocento soldati nemici; gli altri fuggirono nella regione dei Filistei.

25. I popoli vicini cominciarono ad aver paura di Giuda e dei suoi parenti.

26. La sua fama giunse fino al re Antioco, e in tutte le nazioni si parlava delle sue battaglie.

27. Quando il re Antioco venne a conoscenza di quello che era accaduto, si arrabbiò moltissimo, comandò di radunare tutte le forze del suo regno e di formare un esercito molto potente.

28. Aprì il suo tesoro, diede ai soldati lo stipendio per un anno e ordinò di tenersi pronti per qualunque necessità.

29. Il re però si rese conto che nelle casse dello stato il denaro veniva a mancare e che i tributi della provincia diminuivano. Questo era dovuto alla discordia e alla rovina che egli aveva portato nella regione abolendo le tradizioni in vigore fin dai tempi antichi.

30. Allora il re temette di non avere risorse sufficienti per le spese e per i doni che prima faceva con grande generosità, superando in questo tutti i suoi predecessori. Già un paio di volte si era trovato in una simile situazione.