Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 2:6-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

6. Vedendo i sacrilegi che si commettevano nella regione della Giudea e nella città di Gerusalemme,

7. Mattatia disse:«Ahimè! Sono nato per assistere alla rovina del mio popoloe per vedere la città santa distrutta!Come posso restare qui inerte mentre la città è in potere dei nemicie il tempio in mano agli stranieri?

8. Il tempio è profanato con disprezzo da tutti.

9. Gli arredi gloriosi sono stati portati via.Tutto è diventato preda di guerra.Sulle piazze anche i bambini sono uccisi,i giovani cadono sotto la spada del nemico.

10. Tutti i popoli sono diventati padroni del nostro regnoe hanno portato via i nostri beni.

11. Gerusalemme è stata spogliata dello splendore dei suoi ornamentie da signora è diventata schiava.

12. Il tempio, nostro orgoglio e nostra gloria, è devastato:i pagani hanno osato profanarlo.

13. Perché vivere ancora?».

14. Mattatia e i suoi figli si strapparono le vesti, si coprirono di sacco in segno di lutto e piansero a lungo.

15. Intanto arrivarono nella città di Modin alcuni funzionari inviati dal re Antioco con questo incarico: dovevano costringere la gente a tradire la religione e a offrire sacrifici agli idoli.

16. Molti Ebrei aderirono al volere del re; Mattatia e i suoi figli si tennero invece in disparte.

17. Allora i rappresentanti del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero:— In questa città tu sei uomo autorevole, stimato e grande. Figli e parenti, tutti ti ascoltano e ti seguono.