Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 14:7-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Ricuperò molti prigionieri,conquistò Ghezer, Bet-Sur e la Cittadella.Purificò la regione da ogni contaminazioneNessuno poteva fermarlo.

8. I contadini coltivavano tranquilli le loro terre:i campi davano buoni raccolti,e nella pianura gli alberi producevano frutti.

9. Gli anziani seduti sulle piazzeparlavano solo di benessere,mentre i giovani portavano splendide divise da guerra.

10. Alle città Simone non lasciò mancare i viverie costruì fortezze per la loro difesa.Così divenne celebre la sua famae la sua gloria arrivò fino ai confini del mondo.

11. Riportò la pace nel paese,e in Israele si diffuse una gioia immensa.

12. Ciascuno viveva all’ombra della sua vite e del suo fico,e nessuno faceva loro paura.

13. Ogni nemico scomparve dal paese,e in quei giorni anche i re furono sconfitti.

14. Simone fu il protettore dei deboli tra il suo popolo;difese la legge di Mosè e cacciò via tutta la gente cattiva.

15. Rese di nuovo splendido il tempio,e lo arricchì di vasi sacri.

16. Anche a Roma e a Sparta si venne a sapere che Giònata era morto: tutti ne provarono un grande dispiacere.

17. Quando poi fu noto che suo fratello Simone era diventato sommo sacerdote al suo posto e teneva saldamente in mano il paese con tutte le sue città,

18. gli scrissero una lettera incisa su tavole di bronzo. Intendevano così rinnovare con lui l’amicizia e l’alleanza fatta in passato con i suoi fratelli Giuda e Giònata.

19. Quella lettera fu letta in Gerusalemme dinanzi all’assemblea del popolo.

20. Ecco il testo della lettera mandata dagli Spartani:«Le autorità e i cittadini di Sparta salutano fraternamente Simone, sommo sacerdote, i capi del popolo, i sacerdoti e tutto il popolo ebreo.

21. I vostri messaggeri ci hanno fatto sapere che siete un popolo pieno di onori e ricco di gloria. La loro venuta ci ha fatto molto piacere.

22. Le cose che ci hanno riferito le abbiamo registrate negli atti pubblici. Eccone il testo:«“Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, messaggeri degli Ebrei, sono venuti per rinnovare con noi la loro amicizia.

23. Il popolo di Sparta ha voluto accogliere questi uomini con molto onore e ha deciso di conservare negli archivi il testo del loro discorso. Così il popolo degli Spartani ne conserverà il ricordo. Una copia di questo decreto viene scritta anche per il sommo sacerdote Simone”».