39. Lo considerò uno dei suoi amici più stretti e lo trattò con onore.
40. Demetrio aveva agito così dopo aver saputo che i Romani avevano dichiarato gli Ebrei loro amici, alleati e fratelli e avevano accolto i rappresentanti di Simone con grandi onori;
41. che gli Ebrei e i loro sacerdoti erano contenti di avere per sempre Simone come loro comandante e sommo sacerdote in attesa della venuta di un vero profeta.
42. Per questi motivi nominarono Simone loro comandante e gli affidarono la cura del tempio, con l’incarico di scegliere i responsabili dei lavori, dell’amministrazione del paese, dell’esercito e delle fortezze.
43. «Tutti dovevano ubbidirgli; tutti i documenti della regione dovevano essere approvati da lui, e Simone aveva il diritto di portare la porpora e le insegne d’oro.
44. «A nessun membro del popolo o sacerdote sarà permesso di respingere queste decisioni o di contraddire gli ordini di Simone. In tutta la regione non si dovrà fare nessuna riunione senza il suo permesso e nessun altro potrà portare la porpora e la fibbia d’oro.
45. Chiunque violerà queste disposizioni sarà considerato colpevole.
46. Tutto il popolo era d’accordo nel dare a Simone questi poteri.
47. E Simone acconsentì e accettò di esercitare il sommo sacerdozio, di essere comandante supremo degli Ebrei e dei sacerdoti e di essere a capo di tutto il popolo».
48. Gli Ebrei decisero di far incidere questo documento su tavole di bronzo e di esporle al pubblico nel recinto del tempio.