Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 13:9-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Tu combatterai con noi e noi faremo quello che ci comandi.

10. Allora Simone radunò tutti gli abitanti abili al servizio militare e si affrettò a terminare la costruzione delle mura di Gerusalemme e fortificò tutta la cerchia della città.

11. Poi mandò Giònata, figlio di Assalonne, nella città di Giaffa con un grosso esercito. E Giònata scacciò quanti erano di quella città e rimase là sul posto.

12. Trifone intanto lasciò Tolemàide con un grande esercito diretto verso il territorio della Giudea. Portava con sé Giònata come ostaggio.

13. Simone allora si accampò nei pressi di Adidà, di fronte alla pianura.

14. Quando Trifone seppe che Simone aveva preso il comando al posto di suo fratello Giònata e stava per attaccarlo, gli mandò messaggeri per dirgli:

15. «Tuo fratello Giònata è nostro ostaggio a causa del debito che aveva contratto con la tesoreria del re negli affari da lui amministrati.

16. Ora mandaci trentacinque quintali d’argento e due dei suoi figli come ostaggi e noi lo lasceremo libero. Vogliamo essere sicuri che, una volta liberato, non si metta contro di noi».

17. Simone capì che non si poteva fidare di loro, ma fece consegnare ugualmente il denaro e i figli, per non attirarsi l’odio del popolo.

18. Avrebbero infatti detto: «Simone non ha mandato a Trifone il denaro e i figli: per questo Giònata è morto».

19. Perciò Simone mandò i figli e i trentacinque quintali d’argento, ma Trifone non mantenne la parola data e non liberò Giònata.