Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 13:47-53 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

47. Simone accettò di fare la pace e non li attaccò più. Ma li scacciò dalla città, e purificò le case dove c’erano idoli. Così entrò in città fra acclamazioni e canti.

48. Purificò completamente la città e vi lasciò uomini fedeli alla legge di Mosè. Poi fortificò la città e vi fece costruire una casa per sé.

49. I nemici occupavano ancora la Cittadella di Gerusalemme, ma non potevano uscire. Non potevano neppure andare per la regione a comprare e a vendere. Pativano molto la fame e alcuni di essi erano già morti di stenti.

50. Allora si rivolsero a Simone per ottenere la pace e Simone la concesse. Tuttavia li cacciò di là e purificò la Cittadella da tutto ciò che la contaminava.

51. Il 23 del secondo mese dell’anno 171 entrarono nella Cittadella portando rami di palme tra canti di lode e al suono di cetre, cembali e arpe. Tutti acclamavano e cantavano perché Israele era riuscito a cacciare via da Gerusalemme un grande nemico.

52. Simone poi stabilì di celebrare ogni anno quella giornata con grande festa. Fece fortificare il monte del tempio, che è vicino alla Cittadella, e vi andò ad abitare insieme ai suoi.

53. Siccome suo figlio Giovanni era ormai un uomo, Simone lo fece capo di tutto l’esercito. Giovanni quindi si stabilì nella città di Ghezer.