Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 13:30-44 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

30. Quel monumento costruito da Simone c’è ancora oggi nella città di Modin.

31. Trifone fece un complotto contro il giovane re Antioco e lo uccise.

32. Prese il suo posto sul trono e si proclamò re dell’Asia. Ma per il paese fu un vero disastro.

33. Simone intanto costruì fortezze nella Giudea e le cinse con mura solide e grandi torri e con porte sprangate. In esse depositò dei viveri.

34. Poi scelse alcuni uomini e li mandò dal re Demetrio per chiedergli di esentare il paese dalle tasse. Infatti Trifone non aveva mai smesso di saccheggiarli.

35. Il re Demetrio accettò le richieste di Simone e gli scrisse in risposta una lettera.

36. «Il re Demetrio saluta Simone, sommo sacerdote e amico del re, i capi del popolo e tutti gli Ebrei.

37. Abbiamo ricevuto con piacere la corona d’oro e la palma che ci avete mandato. Siamo disposti a fare con voi una pace definitiva e a prescrivere ai nostri funzionari di concedervi le esenzioni dalle tasse.

38. Quello che abbiamo deciso a vostro riguardo resta confermato. Anche le fortezze che avete costruite resteranno vostre.

39. Vi perdoniamo gli errori e le mancanze commesse fino a oggi. Così d’ora in poi non esigeremo più le tasse della corona che ci dovete, e qualunque altro tributo che pesa sulla città di Gerusalemme.

40. Se fra voi ci sono uomini pronti ad arruolarsi nel nostro esercito, lo facciano e tra noi ci sia definitivamente la pace».

41. Così l’anno 170 Israele si liberò dalla schiavitù dei pagani.

42. Il popolo cominciò a datare i documenti e i contratti così: «Anno primo di Simone, il grande sommo sacerdote, condottiero e capo degli Ebrei».

43. In quei giorni Simone fissò l’accampamento presso la città di Ghezer e l’assediò con il suo esercito. Fece costruire una torre mobile e l’accostò alle mura della città.

44. I soldati saltarono dalla torre mobile ed entrarono in città. Tutti gli abitanti furono presi da grande paura,