Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 13:16-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

16. Ora mandaci trentacinque quintali d’argento e due dei suoi figli come ostaggi e noi lo lasceremo libero. Vogliamo essere sicuri che, una volta liberato, non si metta contro di noi».

17. Simone capì che non si poteva fidare di loro, ma fece consegnare ugualmente il denaro e i figli, per non attirarsi l’odio del popolo.

18. Avrebbero infatti detto: «Simone non ha mandato a Trifone il denaro e i figli: per questo Giònata è morto».

19. Perciò Simone mandò i figli e i trentacinque quintali d’argento, ma Trifone non mantenne la parola data e non liberò Giònata.

20. In seguito Trifone si mise in marcia per invadere la regione e devastarla. Deviò prendendo la strada che conduce ad Adorà; ma Simone con il suo esercito gli si metteva contro da qualunque parte passasse.

21. Intanto quelli che occupavano la Cittadella per mezzo di alcuni messaggeri chiesero a Trifone di mandare subito viveri e di accorrere in loro aiuto prendendo la via del deserto.

22. Perciò Trifone fece preparare tutta la sua cavalleria per mettersi in viaggio. Ma quella notte cadde tanta neve che non poté muoversi. Allora smobilitò l’accampamento e andò verso la regione di ∆Gàlaad.

23. Quando fu nei pressi di Bascamà uccise Giònata e lo fece seppellire in quel luogo.

24. Poi ritornò nella sua regione.

25. Simone mandò a prendere i resti di suo fratello Giònata e gli diede sepoltura a Modin, la città dei suoi padri.

26. Tutto Israele pianse molto la morte di Giònata e rimase in lutto per molti giorni.

27. Poi Simone fece costruire un monumento sulla tomba di suo padre e dei suoi fratelli. Volle che fosse tutto ricoperto di pietre levigate, molto alto e visibile da lontano.