Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 12:9-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Noi, in verità, non abbiamo bisogno di queste cose perché i libri santi che abbiamo a nostra disposizione ci infondono coraggio.

10. Ma per non diventare estranei gli uni agli altri, abbiamo provato a mandarvi qualcuno per rinnovare con voi la nostra fratellanza e la nostra amicizia. Infatti è ormai passato tanto tempo da quando ci avete mandato i vostri rappresentanti.

11. Noi dunque ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle preghiere. Lo facciamo spesso e senza interruzioni: nelle feste e negli altri giorni stabiliti, è giusto e conveniente ricordarsi dei propri fratelli.

12. «Ci congratuliamo con voi perché siete molto stimati.

13. Noi invece viviamo in mezzo a tribolazioni e guerre perché i re che stanno attorno a noi ci hanno aggredito.

14. In occasione di queste guerre non abbiamo voluto creare fastidi a voi né agli altri alleati e neppure ai nostri amici.

15. Il nostro aiuto viene dal Signore. Perciò siamo stati liberati dai nemici mentre essi sono stati sconfitti.

16. «Abbiamo scelto Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, per inviarli dai Romani e rinnovare la nostra passata amicizia e alleanza con loro.

17. Li abbiamo incaricati di passare anche da voi, di portarvi i nostri saluti e di consegnarvi questo nostro messaggio. Vogliamo infatti rinnovare la nostra alleanza con voi.

18. Vi chiediamo quindi la cortesia di voler rispondere a queste nostre proposte».

19. Segue il testo della lettera inviata, a suo tempo, a Onia:

20. «Areo, re degli Spartani, saluta Onia, sommo sacerdote!

21. In un documento che tratta degli Spartani e degli Ebrei, abbiamo scoperto che siamo fratelli e che discendiamo tutti da Abramo.

22. Ora che sappiamo questo, siate tanto cortesi da farci conoscere la vostra situazione di prosperità.

23. Noi, da parte nostra, vi diciamo: Come il vostro bestiame e i vostri beni sono anche nostri, così i nostri appartengono anche a voi. Perciò vogliamo che siate informati di queste decisioni».

24. Giònata venne a sapere che i generali del re Demetrio erano tornati per attaccarlo con truppe più numerose di prima.