Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 12:5-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. Ecco il testo della lettera che Giònata scrisse agli abitanti di Sparta:

6. «Giònata, sommo sacerdote, il senato del popolo, i sacerdoti e tutto il popolo ebreo, salutano fraternamente gli abitanti di Sparta.

7. Già in passato il vostro re Areo aveva mandato una lettera al sommo sacerdote Onia. In essa voi vi dichiaravate nostri fratelli, come appare dalla copia qui allegata.

8. Onia aveva accolto con grande onore il vostro inviato e accettata la lettera nella quale si parlava chiaramente di alleanza e di amicizia.

9. Noi, in verità, non abbiamo bisogno di queste cose perché i libri santi che abbiamo a nostra disposizione ci infondono coraggio.

10. Ma per non diventare estranei gli uni agli altri, abbiamo provato a mandarvi qualcuno per rinnovare con voi la nostra fratellanza e la nostra amicizia. Infatti è ormai passato tanto tempo da quando ci avete mandato i vostri rappresentanti.

11. Noi dunque ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle preghiere. Lo facciamo spesso e senza interruzioni: nelle feste e negli altri giorni stabiliti, è giusto e conveniente ricordarsi dei propri fratelli.

12. «Ci congratuliamo con voi perché siete molto stimati.

13. Noi invece viviamo in mezzo a tribolazioni e guerre perché i re che stanno attorno a noi ci hanno aggredito.

14. In occasione di queste guerre non abbiamo voluto creare fastidi a voi né agli altri alleati e neppure ai nostri amici.

15. Il nostro aiuto viene dal Signore. Perciò siamo stati liberati dai nemici mentre essi sono stati sconfitti.

16. «Abbiamo scelto Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, per inviarli dai Romani e rinnovare la nostra passata amicizia e alleanza con loro.

17. Li abbiamo incaricati di passare anche da voi, di portarvi i nostri saluti e di consegnarvi questo nostro messaggio. Vogliamo infatti rinnovare la nostra alleanza con voi.

18. Vi chiediamo quindi la cortesia di voler rispondere a queste nostre proposte».