Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 10:70-82 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

70. «Sei l’unico a metterti contro di noi. Per colpa tua tutti mi deridono e mi insultano. Perché ci sfidi restando sui monti?

71. Se ti senti sicuro del tuo esercito, scendi giù in pianura e scontriamoci. Io ho dalla mia parte l’aiuto delle città.

72. Infòrmati e verrai a sapere chi sono io e quelli che mi aiutano. Ti diranno anche che non potrete resistere contro di noi. Infatti, in passato, abbiamo sconfitto per ben due volte i vostri antenati nella loro terra.

73. Perciò non potrai resistere davanti alla nostra cavalleria e al nostro esercito così grande. In questa pianura poi non c’è né roccia né alcun masso né altro posto dove nascondersi».

74. Quando Giònata sentì le parole di Apollonio rimase sconvolto. Scelse diecimila uomini e partì da Gerusalemme, e suo fratello Simone gli andò incontro per aiutarlo.

75. Giònata si accampò davanti alla città di Giaffa, ma gli abitanti chiusero le porte perché in città c’era già un presidio di Apollonio. Allora Giònata sferrò l’attacco,

76. e gli abitanti, pieni di spavento, gli spalancarono le porte. Così Giònata si impadronì di Giaffa.

77. Quando Apollonio lo seppe preparò tremila cavalieri e un grande esercito. Fece finta di andare verso la città di Azoto, ma poi si diresse subito verso la pianura. Infatti faceva affidamento sulla imponente cavalleria che aveva.

78. Ma Giònata lo attaccò alle spalle presso la città di Azoto, e qui i loro eserciti si affrontarono.

79. Apollonio però aveva fatto nascondere alle spalle degli uomini di Giònata un migliaio di cavalieri.

80. Giònata se ne accorse ma il suo esercito fu accerchiato dai nemici e da mattino a sera rimasero sotto il tiro delle loro frecce.

81. Le truppe però, secondo l’ordine di Giònata, riuscirono a resistere, mentre i cavalli dei nemici andavano perdendo le forze.

82. Allora Simone fece avanzare il suo esercito e attaccò quello dei nemici e, siccome i cavalli erano stanchi, i nemici rimasero sconfitti e si diedero alla fuga.