Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Maccabei 10:61-80 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

61. Ma si radunarono alcuni Ebrei, uomini senza legge e corrotti. Volevano accusare Giònata presso il re, ma il re non ci badò.

62. Anzi comandò di togliere a Giònata i suoi vestiti e di fargli indossare la porpora. Così fu fatto.

63. Poi il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: «Andate con Giònata nel centro della città e proclamate dappertutto che nessuno, per nessun motivo, dovrà accusarlo; nessuno, per nessun motivo, dovrà dargli fastidio».

64. Quando videro che Giònata era stato ufficialmente coperto di onori e aveva ricevuto la porpora, i suoi accusatori fuggirono tutti.

65. Il re diede dunque a Giònata grandi onori e lo accolse tra i suoi amici più stretti. Lo nominò comandante dell’esercito e lo fece governatore della provincia.

66. Poi Giònata ritornò a Gerusalemme contento e in pace.

67. Nell’anno 165 ∆Demetrio, figlio del re Demetrio I, da Creta tornò nella sua terra di origine.

68. Appena il re Alessandro ne fu informato, si rattristò e ritornò ad Antiòchia.

69. Demetrio confermò Apollonio a capo della regione della ∆Celesiria. Costui radunò un grande esercito ed andò ad accamparsi nella città di ∆Iàmnia. Poi mandò a dire al sommo sacerdote Giònata:

70. «Sei l’unico a metterti contro di noi. Per colpa tua tutti mi deridono e mi insultano. Perché ci sfidi restando sui monti?

71. Se ti senti sicuro del tuo esercito, scendi giù in pianura e scontriamoci. Io ho dalla mia parte l’aiuto delle città.

72. Infòrmati e verrai a sapere chi sono io e quelli che mi aiutano. Ti diranno anche che non potrete resistere contro di noi. Infatti, in passato, abbiamo sconfitto per ben due volte i vostri antenati nella loro terra.

73. Perciò non potrai resistere davanti alla nostra cavalleria e al nostro esercito così grande. In questa pianura poi non c’è né roccia né alcun masso né altro posto dove nascondersi».

74. Quando Giònata sentì le parole di Apollonio rimase sconvolto. Scelse diecimila uomini e partì da Gerusalemme, e suo fratello Simone gli andò incontro per aiutarlo.

75. Giònata si accampò davanti alla città di Giaffa, ma gli abitanti chiusero le porte perché in città c’era già un presidio di Apollonio. Allora Giònata sferrò l’attacco,

76. e gli abitanti, pieni di spavento, gli spalancarono le porte. Così Giònata si impadronì di Giaffa.

77. Quando Apollonio lo seppe preparò tremila cavalieri e un grande esercito. Fece finta di andare verso la città di Azoto, ma poi si diresse subito verso la pianura. Infatti faceva affidamento sulla imponente cavalleria che aveva.

78. Ma Giònata lo attaccò alle spalle presso la città di Azoto, e qui i loro eserciti si affrontarono.

79. Apollonio però aveva fatto nascondere alle spalle degli uomini di Giònata un migliaio di cavalieri.

80. Giònata se ne accorse ma il suo esercito fu accerchiato dai nemici e da mattino a sera rimasero sotto il tiro delle loro frecce.