Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Corinzi 7:20-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

20. Ognuno rimanga nella condizione in cui si trovava quando Dio lo ha chiamato alla fede.

21. Dio ti ha chiamato quando eri uno schiavo? Non fartene un problema. Ma se si presenta l’occasione di diventare libero, non rifiutarla.

22. Infatti chi era schiavo quando il Signore lo ha chiamato alla fede, è già diventato un uomo libero che è al servizio del Signore. E viceversa, chi era un uomo libero quando il Signore lo ha chiamato alla fede, è diventato ora uno schiavo di *Cristo.

23. Siete stati riscattati a caro prezzo. Non ritornate a essere schiavi degli uomini.

24. Fratelli, ciascuno rimanga dinanzi a Dio nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato alla fede.

25. Parliamo ora delle persone non sposate: non ho nessun comandamento del Signore per loro, ma vi do il mio parere: il parere di uno degno di fiducia, perché Dio ha avuto misericordia di me.

26. Stiamo andando incontro a una difficile situazione. Per questo io ritengo opportuno che l’uomo rimanga nella condizione in cui si trova.

27. Sei sposato? Non ti separare dalla moglie. Ancora non sei sposato? Non cercare moglie.

28. Se però ti sposi non fai nulla di male. E se una ragazza si sposa non fa nulla di male. Certo quelli che si sposano avranno difficoltà a causa della famiglia, e io vorrei risparmiarvele.

29. Fratelli, io vi dico questo: è poco il tempo che ci rimane. Perciò, da ora in poi, quelli che sono sposati vivano come se non lo fossero,

30. quelli che piangono come se non fossero tristi, quelli che sono allegri come se non fossero nella gioia, quelli che comprano come se non possedessero nulla,