Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Corinzi 7:12-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

12. Agli altri do un consiglio, e questo è un parere mio, non un ordine del Signore: se un cristiano ha una moglie che non è credente, e questa desidera continuare a vivere con lui, non la mandi via.

13. E così pure la moglie cristiana non mandi via il marito che non è credente, se egli vuol restare con lei.

14. Il marito non credente infatti appartiene già al Signore per la sua unione con la moglie credente; e viceversa, la moglie non credente appartiene già al Signore per la sua unione con il marito credente. In caso contrario, voi dovreste rinnegare anche i vostri figli, mentre invece essi appartengono al Signore.

15. Ma se uno dei due non è credente e vuole separarsi, lo faccia pure. In tal caso il credente, sia esso marito o moglie, non è vincolato. Dio infatti vi ha chiamati a vivere in pace.

16. Infatti, se tu sei una moglie credente, come puoi essere sicura di salvare tuo marito che non crede? E se tu sei un marito credente, come puoi essere sicuro di salvare tua moglie che non crede?

17. A eccezione di questo caso, la direttiva che do in ogni comunità è questa: ognuno continui a vivere nella condizione che il Signore gli ha dato e nella quale si trovava quando Dio lo ha chiamato alla fede.

18. Chi era circonciso quando Dio lo ha chiamato, non cerchi di far sparire il segno della sua *circoncisione. Chi invece non era circonciso quando Dio lo ha chiamato, non si faccia circoncidere.

19. Essere circoncisi o non esserlo, non conta nulla. Conta solo l’ubbidienza ai comandamenti di Dio.

20. Ognuno rimanga nella condizione in cui si trovava quando Dio lo ha chiamato alla fede.

21. Dio ti ha chiamato quando eri uno schiavo? Non fartene un problema. Ma se si presenta l’occasione di diventare libero, non rifiutarla.

22. Infatti chi era schiavo quando il Signore lo ha chiamato alla fede, è già diventato un uomo libero che è al servizio del Signore. E viceversa, chi era un uomo libero quando il Signore lo ha chiamato alla fede, è diventato ora uno schiavo di *Cristo.

23. Siete stati riscattati a caro prezzo. Non ritornate a essere schiavi degli uomini.

24. Fratelli, ciascuno rimanga dinanzi a Dio nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato alla fede.