Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Corinzi 14:20-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

20. Fratelli, non ragionate come bambini. Siate come bambini per quel che riguarda il male, ma siate adulti nel modo di ragionare.

21. Nella Bibbia Dio dice: Parlerò a questo popolo per mezzo di persone che parlano altre lingue, per mezzo di stranieri. Ma neppure così mi ascolterà.

22. Così, la capacità di parlare in lingue sconosciute è un segno non per i credenti, ma per gli increduli. Profetizzare invece, è un segno non per gli increduli ma per i credenti.

23. Se la comunità si riunisce, e tutti si mettono a parlare in lingue sconosciute, quando entrano degli estranei o dei non credenti, che cosa accadrà? Diranno che siete pazzi!

24. Se invece tutti fanno discorsi da profeta, ed entra un non credente o un estraneo, si sentirà rimproverato e giudicato da tutto quel che ascolta.

25. I suoi pensieri segreti verranno posti in chiaro. Allora, si getterà faccia a terra e adorerà Dio dicendo: «Dio è veramente tra voi».

26. Quindi, fratelli, che cosa concludere? Quando vi riunite, ognuno può cantare, o dare un insegnamento, o trasmettere una rivelazione, o parlare in una lingua sconosciuta e interpretare quella lingua. Ebbene, tutto questo abbia lo scopo di far crescere la comunità.

27. Quando si parla in una lingua sconosciuta, siano al massimo due o tre a farlo, uno dopo l’altro, e poi qualcuno spieghi.

28. Se non vi è interprete, chi vorrebbe parlare in una lingua sconosciuta stia invece zitto in *assemblea, parli solo a se stesso e a Dio.

29. Lo stesso vale per i *profeti. Parlino due o tre, e gli altri giudicheranno.

30. Se però uno che sta seduto riceve una rivelazione da Dio, il primo smetta di parlare.

31. Così, uno dopo l’altro, potrete tutti profetizzare per istruire e incoraggiare gli uditori.

32. Chi profetizza deve controllare il suo dono.

33. Dio infatti non vuole il disordine, ma la pace.Come in tutte le comunità di credenti,