Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

1 Corinzi 11:10-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Per tutte queste ragioni e anche a motivo degli *angeli, la donna deve portare sul capo ∆un segno di autorità.

11. Tuttavia, di fronte al Signore, la donna non esiste senza l’uomo né l’uomo senza la donna.

12. Infatti, se è vero che la donna è stata tratta dall’uomo, è altrettanto vero che ogni uomo nasce da una donna e che entrambi vengono da Dio che ha creato tutto.

13. Giudicate voi stessi: sta bene che una donna preghi a capo scoperto?

14. La natura stessa ci insegna che non sta bene che gli uomini portino i capelli lunghi,

15. mentre invece una donna può essere fiera quando ha una lunga capigliatura perché le serve da velo.

16. Se qualcuno poi vuole ancora discutere su quest’argomento, sappia che noi e le altre comunità non seguiamo un comportamento diverso.

17. Mentre vi do queste istruzioni non posso certo lodarvi: le vostre assemblee vi fanno più male che bene.

18. Anzitutto mi dicono che nella vostra comunità, quando vi riunite, si formano gruppi rivali. Credo che in parte sia vero.

19. Infatti le divisioni sono necessarie perché si possano riconoscere quelli che sanno superare le prove.

20. Ma quando vi riunite, la vostra cena non è di certo la Cena del Signore!

21. Infatti, quando siete a tavola, ognuno si affretta a mangiare il proprio cibo. E così accade che mentre alcuni hanno ancora fame, altri sono già ubriachi.

22. Ma non potreste mangiare e bere a casa vostra? Perché disprezzate la chiesa di Dio e umiliate i poveri? Che devo dirvi? Dovrei forse lodarvi? Per questo vostro atteggiamento non posso proprio lodarvi.

23. Io ho ricevuto dal Signore quel che a mia volta vi ho trasmesso: nella notte in cui fu tradito, il Signore Gesù prese il pane,

24. fece la preghiera di ringraziamento, spezzò il pane e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me».

25. Poi, dopo aver cenato, fece lo stesso col calice. Lo prese e disse: «Questo calice è la nuova *alleanza che Dio stabilisce per mezzo del mio sangue. Tutte le volte che ne berrete, fate questo in memoria di me».

26. Infatti, ogni volta che mangiate di questo pane e bevete da questo calice, voi annunziate la morte del Signore, fino a quando egli ritornerà.

27. Perciò, chi mangia il pane del Signore o beve il suo calice in modo indegno, si rende colpevole verso il corpo e il sangue del Signore.

28. Ciascuno perciò prima esamini se stesso, e poi mangi di quel pane e beva da quel calice.