Riveduta Bibbia 1927

Romani 9:3-21 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

3. perché vorrei essere io stesso anatema, separato da Cristo, per amor dei miei fratelli, miei parenti secondo la carne,

4. che sono Israeliti, ai quali appartengono l’adozione e la gloria e i patti e la legislazione e il culto e le promesse;

5. dei quali sono i padri, e dai quali è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen.

6. Però non è che la parola di Dio sia caduta a terra; perché non tutti i discendenti da Israele sono Israele;

7. né per il fatto che son progenie d’Abramo, son tutti figliuoli d’Abramo; anzi: In Isacco ti sarà nominata una progenie.

8. Cioè, non i figliuoli della carne sono figliuoli di Dio: ma i figliuoli della promessa son considerati come progenie.

9. Poiché questa è una parola di promessa: In questa stagione io verrò, e Sara avrà un figliuolo.

10. Non solo; ma anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand’ebbe concepito da uno stesso uomo, vale a dire Isacco nostro padre, due gemelli;

11. poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell’elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama,

12. le fu detto: Il maggiore servirà al minore;

13. secondo che è scritto: Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù.

14. Che diremo dunque? V’è forse ingiustizia in Dio? Così non sia.

15. Poiché Egli dice a Mosè: Io avrò mercé di chi avrò mercé, e avrò compassione di chi avrò compassione.

16. Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.

17. Poiché la Scrittura dice a Faraone: Appunto per questo io t’ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza, e perché il mio nome sia pubblicato per tutta la terra.

18. Così dunque Egli fa misericordia a chi vuole, e indura chi vuole.

19. Tu allora mi dirai: Perché si lagna Egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?

20. Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa formata dirà essa a colui che la formò: Perché mi facesti così?

21. Il vasaio non ha egli potestà sull’argilla, da trarre dalla stessa massa un vaso per uso nobile, e un altro per uso ignobile?