Riveduta Bibbia 1927

Matteo 10:9-27 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

9. Non fate provvisione né d’oro, né d’argento, né di rame nelle vostre cinture,

10. né di sacca da viaggio, né di due tuniche, né di calzari, né di bastone, perché l’operaio è degno del suo nutrimento.

11. Or in qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi chi sia ivi degno, e dimorate da lui finché partiate.

12. E quando entrerete nella casa, salutatela.

13. E se quella casa n’è degna, venga la pace vostra su lei: se poi non ne è degna la vostra pace torni a voi.

14. E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere da’ vostri piedi.

15. In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.

16. Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

17. E guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in man de’ tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;

18. e sarete menati davanti a governatori e re per cagion mia, per servir di testimonianza dinanzi a loro ed ai Gentili.

19. Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non siate in ansietà del come parlerete o di quel che avrete a dire; perché in quell’ora stessa vi sarà dato ciò che avrete a dire.

20. Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

21. Or il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro i genitori e li faranno morire.

22. E sarete odiati da tutti a cagion del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

23. E quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; perché io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che il Figliuol dell’uomo sia venuto.

24. Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo signore.

25. Basti al discepolo di essere come il suo maestro, e al servo d’essere come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebub il padrone, quanto più chiameranno così quei di casa sua!

26. Non li temete dunque; poiché non v’è niente di nascosto che non abbia ad essere scoperto, né di occulto che non abbia a venire a notizia.

27. Quello ch’io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e quel che udite dettovi all’orecchio, predicatelo sui tetti.