27. e dorma e si levi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce nel modo ch’egli stesso ignora.
28. La terra da se stessa dà il suo frutto: prima l’erba; poi la spiga; poi, nella spiga, il grano ben formato.
29. E quando il frutto è maturo, subito e’ vi mette la falce perché la mietitura è venuta.
30. Diceva ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio, o con qual parabola lo rappresenteremo?
31. Esso è simile ad un granello di senapa, il quale, quando lo si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che son sulla terra;
32. ma quando è seminato, cresce e diventa maggiore di tutti i legumi; e fa de’ rami tanto grandi, che all’ombra sua possono ripararsi gli uccelli del cielo.
33. E con molte cosiffatte parabole esponeva loro la Parola, secondo che potevano intendere;
34. e non parlava loro senza una parabola; ma in privato spiegava ogni cosa ai suoi discepoli.
35. In quel medesimo giorno, fattosi sera, Gesù disse loro: Passiamo all’altra riva.
36. E i discepoli, licenziata la moltitudine, lo presero, così com’era, nella barca. E vi erano delle altre barche con lui.
37. Ed ecco levarsi un gran turbine di vento che cacciava le onde nella barca, talché ella già si riempiva.
38. Or egli stava a poppa, dormendo sul guanciale. I discepoli lo destano e gli dicono: Maestro, non ti curi tu che noi periamo?
39. Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento cessò, e si fece gran bonaccia.
40. Ed egli disse loro: Perché siete così paurosi? Come mai non avete voi fede?
41. Ed essi furon presi da gran timore e si dicevano gli uni agli altri: Chi è dunque costui, che anche il vento ed il mare gli obbediscono?