Riveduta Bibbia 1927

Luca 7:4-15 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

4. Ed essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano istantemente, dicendo: Egli è degno che tu gli conceda questo;

5. perché ama la nostra nazione, ed è lui che ci ha edificata la sinagoga.

6. E Gesù s’incamminò con loro; e ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: Signore, non ti dare questo incomodo, perch’io non son degno che tu entri sotto il mio tetto;

7. e perciò non mi son neppure reputato degno di venire da te; ma dillo con una parola, e sia guarito il mio servitore.

8. Poiché anch’io son uomo sottoposto alla potestà altrui, ed ho sotto di me de’ soldati; e dico ad uno: Va’, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servitore: Fa’ questo, ed egli lo fa.

9. Udito questo, Gesù restò maravigliato di lui; e rivoltosi alla moltitudine che lo seguiva, disse: Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una cotanta fede!

10. E quando gl’inviati furon tornati a casa, trovarono il servitore guarito.

11. E avvenne in seguito, ch’egli s’avviò ad una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran moltitudine andavano con lui.

12. E come fu presso alla porta della città, ecco che si portava a seppellire un morto, figliuolo unico di sua madre; e questa era vedova; e una gran moltitudine della città era con lei.

13. E il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: Non piangere!

14. E accostatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: Giovinetto, io tel dico, lèvati!

15. E il morto si levò a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo diede a sua madre.