Riveduta Bibbia 1927

Isaia 49:6-21 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

6. Egli dice: "E’ troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d’Israele; voglio far di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra".

7. Così parla l’Eterno, il redentore, il Santo d’Israele, a colui ch’è disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione, schiavo de’ potenti: Dei re lo vedranno e si riveleranno; dei principi pure, e si prostreranno, a motivo dell’Eterno ch’è fedele, del Santo d’Israele che t’ha scelto.

8. Così parla l’Eterno: Nel tempo della grazia io t’esaudirò, nel giorno della salvezza t’aiuterò; ti preserverò, e farò di te l’alleanza del popolo, per rialzare il paese, per rimetterli in possesso delle eredità devastate,

9. per dire ai prigioni: "Uscite!" e a quelli che sono nelle tenebre: "Mostratevi!" Essi pasceranno lungo le vie, e troveranno il loro pascolo su tutte le alture;

10. non avranno fame né sete, né miraggio né sole li colpirà più; poiché Colui che ha pietà di loro li guiderà, e li menerà alle sorgenti d’acqua.

11. Io muterò tutte le mie montagne in vie, e le mie strade saranno riattate.

12. Guardate! Questi vengon di lontano; ecco, questi altri vengon da settentrione e da occidente, e questi dal paese de’ Sinim.

13. Giubilate, o cieli, e tu, terra, festeggia! Date in gridi di gioia, o monti, poiché l’Eterno consola il suo popolo, ed ha pietà de’ suoi afflitti.

14. Ma Sion ha detto: "L’Eterno m’ha abbandonata, il Signore m’ha dimenticata".

15. Una donna dimentica ella il bimbo che allatta, cessando d’aver pietà del frutto delle sue viscere? Quand’anche le madri dimenticassero, io non dimenticherò te.

16. Ecco, io t’ho scolpita sulle palme delle mia mani; le tua mura mi stan del continuo davanti agli occhi.

17. I tuoi figliuoli accorrono; i tuoi distruttori, i tuoi devastatori s’allontanano da te.

18. Volgi lo sguardo all’intorno, e mira: Essi tutti si radunano, e vengono a te. Com’è vero ch’io vivo, dice l’Eterno, tu ti rivestirai d’essi come d’un ornamento, te ne cingerai come una sposa.

19. Nelle tue ruine, ne’ tuoi luoghi desolati, nel tuo paese distrutto, sarai ora troppo allo stretto per i tuoi abitanti; e quelli che ti divoravano s’allontaneranno da te.

20. I figliuoli di cui fosti orbata ti diranno ancora all’orecchio: "Questo posto è troppo stretto per me; fammi largo, perch’io possa stanziarmi".

21. E tu dirai in cuor tuo: "Questi, chi me li ha generati? giacché io ero orbata dei miei figliuoli, sterile, esule, scacciata. Questi, chi li ha allevati? Ecco, io ero rimasta sola; questi, dov’erano?"