Riveduta Bibbia 1927

Giobbe 7:2-15 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

2. Come lo schiavo anela l’ombra e come l’operaio aspetta il suo salario,

3. così a me toccan mesi di sciagura, e mi sono assegnate notti di dolore.

4. Non appena mi corico, dico: "Quando mi leverò?" Ma la notte si prolunga, e mi sazio d’agitazioni infino all’alba.

5. La mia carne è coperta di vermi e di croste terrose, la mia pelle si richiude, poi riprende a suppurare.

6. I miei giorni sen vanno più veloci della spola, si consumano senza speranza.

7. Ricordati, che la mia vita e un soffio! L’occhio mio non vedrà più il bene.

8. Lo sguardo di chi ora mi vede non mi potrà più scorgere; gli occhi tuoi mi cercheranno, ma io non sarò più.

9. La nuvola svanisce e si dilegua; così chi scende nel soggiorno de’ morti non ne risalirà;

10. non tornerà più nella sua casa, e il luogo ove stava non lo riconoscerà più.

11. Io, perciò, non terrò chiusa la bocca; nell’angoscia del mio spirito io parlerò, mi lamenterò nell’amarezza dell’anima mia.

12. Son io forse il mare o un mostro marino che tu ponga intorno a me una guardia?

13. Quando dico: "Il mio letto mi darà sollievo, il mio giaciglio allevierà la mia pena",

14. tu mi sgomenti con sogni, e mi spaventi con visioni;

15. sicché l’anima mia preferisce soffocare, preferisce a queste ossa la morte.