Riveduta Bibbia 1927

Giobbe 6:6-23 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

6. Si può egli mangiar ciò ch’è scipito e senza sale? c’è qualche gusto in un chiaro d’uovo?

7. L’anima mia rifiuta di toccare una simil cosa, essa è per me come un cibo ripugnante.

8. Oh, m’avvenisse pur quello che chiedo, e mi desse Iddio quello che spero!

9. Volesse pure Iddio schiacciarmi, stender la mano e tagliare il filo de’ miei giorni!

10. Sarebbe questo un conforto per me, esulterei nei dolori ch’egli non mi risparmia; giacché non ho rinnegato le parole del Santo.

11. Che è mai la mia forza perch’io speri ancora? Che fine m’aspetta perch’io sia paziente?

12. La mia forza è essa forza di pietra? e la mia carne, carne di rame?

13. Non son io ridotto senza energia, e non m’è forse tolta ogni speranza di guarire?

14. Pietà deve l’amico a colui che soccombe, quand’anche abbandoni il timor dell’Onnipotente.

15. Ma i fratelli miei si son mostrati infidi come un torrente, come l’acqua di torrenti che passano.

16. Il ghiaccio li rende torbidi, e la neve vi si scioglie;

17. ma passato il tempo delle piene, svaniscono; quando sentono il caldo, scompariscono dal loro luogo.

18. Le carovane che si dirigon là mutano strada, s’inoltran nel deserto, e vi periscono.

19. Le carovane di Tema li cercavan collo sguardo, i viandanti di Sceba ci contavan su,

20. ma furon delusi nella loro fiducia; giunti sul luogo, rimasero confusi.

21. Tali siete divenuti voi per me: vedete uno che fa orrore, e vi prende la paura.

22. V’ho forse detto: "Datemi qualcosa" o "co’ vostri beni fate un donativo a favor mio",

23. o "liberatemi dalla stretta del nemico, o "scampatemi di man dei prepotenti"?