21. Ti sei mutato in nemico crudele verso di me; mi perseguiti con la potenza della tua mano.
22. Mi levi per aria, mi fai portar via dal vento, e mi annienti nella tempesta.
23. Giacché, lo so, tu mi meni alla morte, alla casa di convegno di tutti i viventi.
24. Ma chi sta per perire non protende la mano? e nell’angoscia sua non grida al soccorso?
25. Non piangevo io forse per chi era nell’avversità? l’anima mia non era ella angustiata per il povero?
26. Speravo il bene, ed è venuto il male; aspettavo la luce, ed è venuta l’oscurità!
27. Le mie viscere bollono e non hanno requie, son venuti per me giorni d’afflizione.
28. Me ne vo tutto annerito, ma non dal sole; mi levo in mezzo alla raunanza, e grido aiuto;
29. son diventato fratello degli sciacalli, compagno degli struzzi.
30. La mia pelle è nera, e cade a pezzi; le mie ossa son calcinate dall’arsura.
31. La mia cetra non dà più che accenti di lutto, e la mia zampogna voce di pianto.