Riveduta Bibbia 1927

Giobbe 15:11-29 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

11. Fai tu sì poco caso delle consolazioni di Dio e delle dolci parole che t’abbiam rivolte?

12. Dove ti trascina il cuore, e che voglion dire codeste torve occhiate?

13. Come! tu volgi la tua collera contro Dio, e ti lasci uscir di bocca tali parole?

14. Che è mai l’uomo per esser puro, il nato di donna per esser giusto?

15. Ecco, Iddio non si fida nemmeno de’ suoi santi, i cieli non son puri agli occhi suoi;

16. quanto meno quest’essere abominevole e corrotto, l’uomo, che tracanna l’iniquità come l’acqua!

17. Io voglio ammaestrarti; porgimi ascolto, e ti racconterò quello che ho visto,

18. quello che i Savi hanno riferito senza nulla celare di quel che sapean dai padri,

19. ai quali soli è stato dato il paese; e in mezzo ai quali non è passato lo straniero.

20. L’empio è tormentato tutti i suoi giorni, e pochi son gli anni riservati al prepotente.

21. Sempre ha negli orecchi rumori spaventosi, e in piena pace gli piomba addosso il distruttore.

22. Non ha speranza d’uscir dalle tenebre, e si sente destinato alla spada.

23. Va errando in cerca di pane; dove trovarne? ei sa che a lui dappresso è pronto il giorno tenebroso.

24. La distretta e l’angoscia lo riempion di paura, l’assalgono a guisa di re pronto alla pugna,

25. perché ha steso la mano contro Dio, ha sfidato l’Onnipotente,

26. gli s’è slanciato audacemente contro, sotto il folto de’ suoi scudi convessi.

27. Avea la faccia coperta di grasso, i fianchi carichi di pinguedine;

28. s’era stabilito in città distrutte, in case disabitate, destinate a diventar mucchi di sassi.

29. Ei non s’arricchirà, la sua fortuna non sarà stabile; né le sue possessioni si stenderanno sulla terra.