Riveduta Bibbia 1927

Giobbe 12:4-17 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

4. Io dunque dovrei essere il ludibrio degli amici! Io che invocavo Iddio, ed ei mi rispondeva; il ludibrio io, l’uomo giusto, integro!

5. Lo sprezzo alla sventura è nel pensiero di chi vive contento; esso è sempre pronto per coloro a cui vacilla il piede.

6. Sono invece tranquille le tende de’ ladroni e chi provoca Iddio, chi si fa un dio della propria forza, se ne sta al sicuro.

7. Ma interroga un po’ gli animali, e te lo insegneranno; gli uccelli del cielo, e te lo mostreranno;

8. o parla alla terra ed essa te lo insegnerà, e i pesci del mare te lo racconteranno.

9. Chi non sa, fra tutte queste creature, che la mano dell’Eterno ha fatto ogni cosa,

10. ch’egli tiene in mano l’anima di tutto quel che vive, e lo spirito di ogni essere umano?

11. L’orecchio non discerne esso le parole, come il palato assaggia le vivande?

12. Nei vecchi si trova la sapienza e lunghezza di giorni da intelligenza.

13. Ma in Dio stanno la saviezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l’intelligenza.

14. Ecco, egli abbatte, e niuno può ricostruire; Chiude un uomo in prigione, e non v’è chi gli apra.

15. Ecco, egli trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra.

16. Egli possiede la forza e l’abilità; da lui dipendono chi erra e chi fa errare.

17. Egli manda scalzi i consiglieri, colpisce di demenza i giudici.