Riveduta Bibbia 1927

Giobbe 1:8-13 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

8. E l’Eterno disse a Satana: "Hai tu notato il mio servo Giobbe? Non ce n’è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Iddio e fugga il male".

9. E Satana rispose all’Eterno: "E’ egli forse per nulla che Giobbe teme Iddio?

10. Non l’hai tu circondato d’un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l’opera delle e mani, e il suo bestiame ricopre tutto il paese.

11. Ma stendi un po’ la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia".

12. E l’Eterno disse a Satana: "Ebbene! tutto quello che possiede e in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona". E Satana si ritirò dalla presenza dell’Eterno.

13. Or accadde che un giorno, mentre suoi figliuoli e le sue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del loro fratello maggiore, giunse a Giobbe un messaggero a dirgli: