Riveduta Bibbia 1927

Geremia 8:11-21 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

11. Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: "Pace, pace", mentre pace non v’è.

12. Essi saranno confusi perché commettono delle abominazioni: non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; perciò cadranno fra quelli che cadono; quand’io li visiterò saranno rovesciati, dice l’Eterno.

13. Certo io li sterminerò, dice l’Eterno. Non v’è più uva sulla vite, non più fichi sul fico, e le foglie sono appassite! Io ho dato loro de’ nemici che passeranno sui loro corpi.

14. Perché ce ne stiamo qui seduti? Adunatevi ed entriamo nelle città forti per quivi perire! Poiché l’Eterno, il nostro Dio, ci condanna a perire, ci fa bere delle acque avvelenate, perché abbiam peccato contro l’Eterno.

15. Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge; aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore!"

16. S’ode da Dan lo sbuffare de’ suoi cavalli; al rumore del nitrito de’ suoi destrieri, trema tutto il paese; poiché vengono, divorano il paese e tutto ciò che contiene, la città e i suoi abitanti.

17. Poiché, ecco, io mando contro di voi de’ serpenti, degli aspidi, contro i quali non v’è incantagione che valga; e vi morderanno, dice l’Eterno.

18. Ove trovar conforto nel mio dolore? Il cuore mi langue in seno.

19. Ecco il grido d’angoscia della figliuola del mio popolo da terra lontana: "L’Eterno non è egli più in Sion? Il suo re non è egli più in mezzo a lei?" "Perché m’hanno provocato ad ira con le loro immagini scolpite e con vanità straniere?"

20. La mèsse è passata, l’estate è finita, e noi non siamo salvati.

21. Per la piaga della figliuola del mio popolo io son tutto affranto; sono in lutto, sono in preda alla costernazione.