Riveduta Bibbia 1927

Geremia 48:31-38 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

31. Perciò, io alzo un lamento su Moab, io do in gridi per tutto Moab; perciò si geme per quei di Kir-Heres.

32. O vigna di Sibma, io piango per te più ancora che per Jazer; i tuoi rami andavan oltre il mare, arrivavano fino al mare di Jazer; il devastatore è piombato sui tuoi frutti d’estate e sulla tua vendemmia.

33. La gioia e l’allegrezza sono scomparse dalla fertile campagna e dal paese di Moab; io ho fatto venir meno il vino negli strettoi; non si pigia più l’uva con gridi di gioia; il grido che s’ode non è più il grido di gioia.

34. Gli alti lamenti di Heshbon giungon fino a Elealeh; si fanno udire fin verso Jahats; da Tsoar fino a Horonaim, fino a Eglath-Sceliscia; perfino le acque di Nimrim son prosciugate.

35. E io farò venir meno in Moab, dice l’Eterno, chi salga sull’alto luogo, e chi offra profumi ai suoi dèi.

36. Perciò il mio cuore geme per Moab come gemono i flauti, il mio cuore geme come gemono i flauti per quei di Kir-Heres, perché tutto quello che aveano ammassato è perduto.

37. Poiché tutte le teste sono rasate, tutte le barbe sono tagliate, su tutte le mani ci son delle incisioni, e sui fianchi, dei sacchi.

38. Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze, da per tutto, è lamento; poiché io ho frantumato Moab, come un vaso di cui non si fa stima di sorta, dice l’Eterno.