Riveduta Bibbia 1927

Genesi 15:6-17 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

6. Ed egli credette all’Eterno, che gli contò questo come giustizia.

7. E l’Eterno gli disse: "Io sono l’Eterno che t’ho fatto uscire da Ur de’ Caldei per darti questo paese, perché tu lo possegga".

8. E Abramo chiese: "Signore, Eterno, da che posso io conoscere che lo possederò?"

9. E l’Eterno gli rispose: "Pigliami una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione".

10. Ed egli prese tutti questi animali, li divise per mezzo, e pose ciascuna metà dirimpetto all’altra; ma non divise gli uccelli.

11. Or degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò.

12. E, sul tramontare del sole, un profondo sonno cadde sopra Abramo; ed ecco, uno spavento, una oscurità profonda, cadde su lui.

13. E l’Eterno disse ad Abramo: "Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e vi saranno schiavi, e saranno oppressi per quattrocento anni;

14. ma io giudicherò la gente di cui saranno stati servi; e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze.

15. E tu te n’andrai in pace ai tuoi padri, e sarai sepolto dopo una prospera vecchiezza.

16. E alla quarta generazione essi torneranno qua; perché l’iniquità degli Amorei non e giunta finora al colmo".

17. Or come il sole si fu coricato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante ed una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi.