Riveduta Bibbia 1927

Filippesi 3:4-12 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

4. benché anche nella carne io avessi di che confidarmi. Se qualcun altro pensa aver di che confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più;

5. io, circonciso l’ottavo giorno, della razza d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo d’ebrei; quanto alla legge, Fariseo;

6. quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile.

7. Ma le cose che m’eran guadagni, io le ho reputate danno a cagion di Cristo.

8. Anzi, a dir vero, io reputo anche ogni cosa essere un danno di fronte alla eccellenza della conoscenza do Cristo Gesù, mio Signore, per il quale rinunziai a tutte codeste cose e le reputo tanta spazzatura affin di guadagnare Cristo,

9. e d’esser trovato in lui avendo non una giustizia mia, derivante dalla legge, ma quella che si ha mediante la fede in Cristo; la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede;

10. in guisa ch’io possa conoscere esso Cristo, e la potenza della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme a lui nella sua morte,

11. per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.

12. Non ch’io abbia già ottenuto il premio o che sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il corso se mai io possa afferrare il premio; poiché anch’io sono stato afferrato da Cristo Gesù.