Riveduta Bibbia 1927

Atti 26:12-28 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

12. Il che facendo, come andavo a Damasco con potere e commissione de’ capi sacerdoti,

13. io vidi, o re, per cammino a mezzo giorno, una luce dal cielo, più risplendente del sole, la quale lampeggiò intorno a me ed a coloro che viaggiavan meco.

14. Ed essendo noi tutti caduti in terra, udii una voce che mi disse in lingua ebraica: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ei t’è duro ricalcitrar contro gli stimoli.

15. E io dissi: Chi sei tu, Signore? E il Signore rispose: Io son Gesù, che tu perseguiti.

16. Ma lèvati, e sta’ in piè; perché per questo ti sono apparito: per stabilirti ministro e testimone delle cose che tu hai vedute, e di quelle per le quali ti apparirò ancora,

17. liberandoti da questo popolo e dai Gentili, ai quali io ti mando

18. per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce e dalla podestà di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, la remissione dei peccati e la loro parte d’eredità fra i santificati.

19. Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste visione;

20. ma, prima a que’ di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e ai Gentili, ho annunziato che si ravveggano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento.

21. Per questo i Giudei, avendomi preso nel tempio, tentavano d’uccidermi.

22. Ma per l’aiuto che vien da Dio, son durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, non dicendo nulla all’infuori di quello che i profeti e Mosè hanno detto dover avvenire, cioè:

23. che il Cristo soffrirebbe, e che egli, il primo a risuscitar dai morti, annunzierebbe la luce al popolo ed ai Gentili.

24. Or mentre ei diceva queste cose a sua difesa, Festo disse ad alta voce: Paolo, tu vaneggi; la molta dottrina ti mette fuor di senno.

25. Ma Paolo disse: Io non vaneggio, eccellentissimo Festo; ma pronunzio parole di verità, e di buon senno.

26. Poiché il re, al quale io parlo con franchezza, conosce queste cose; perché son persuaso che nessuna di esse gli è occulta; poiché questo non è stato fatto in un cantuccio.

27. O re Agrippa, credi tu ai profeti? Io so che tu ci credi.

28. E Agrippa disse a Paolo: Per poco non mi persuadi a diventar cristiano.