6. Ed essendosi fatto quel suono, la moltitudine si radunò e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nel suo proprio linguaggio.
7. E tutti stupivano e si maravigliavano, dicendo: Ecco, tutti costoro che parlano non son eglino Galilei?
8. E com’è che li udiamo parlare ciascuno nel nostro proprio natìo linguaggio?
9. Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia,
10. della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia Cirenaica, e avventizi Romani,
11. tanto Giudei che proseliti, Cretesi ed Arabi, li udiamo parlar delle cose grandi di Dio nelle nostre lingue.
12. E tutti stupivano ed eran perplessi dicendosi l’uno all’altro: Che vuol esser questo?
13. Ma altri, beffandosi, dicevano: Son pieni di vin dolce.
14. Ma Pietro, levatosi in piè con gli undici, alzò la voce e parlò loro in questa maniera: Uomini giudei, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, siavi noto questo, e prestate orecchio alle mie parole.
15. Perché costoro non sono ebbri, come voi supponete, poiché non è che la terza ora del giorno:
16. ma questo è quel che fu detto per mezzo del profeta Gioele:
17. E avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno, e i vostri giovani vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.
18. E anche sui miei servi e sulle mie serventi, in quei giorni, spanderò del mio Spirito, e profeteranno.
19. E farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra; sangue e fuoco, e vapor di fumo.