Atti

  1. 1
  2. 2
  3. 3
  4. 4
  5. 5
  6. 6
  7. 7
  8. 8
  9. 9
  10. 10
  11. 11
  12. 12
  13. 13
  14. 14
  15. 15
  16. 16
  17. 17
  18. 18
  19. 19
  20. 20
  21. 21
  22. 22
  23. 23
  24. 24
  25. 25
  26. 26
  27. 27
  28. 28

Riveduta Bibbia 1927

Atti 18 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

1. Dopo queste cose egli, partitosi da Atene, venne a Corinto.

2. E trovato un certo Giudeo, per nome Aquila, oriundo del Ponto, venuto di recente dall’Italia insieme con Priscilla sua moglie, perché Claudio avea comandato che tutti i Giudei se ne andassero da Roma, s’unì a loro.

3. E siccome era del medesimo mestiere, dimorava con loro, e lavoravano; poiché, di mestiere, eran fabbricanti di tende.

4. E ogni sabato discorreva nella sinagoga, e persuadeva Giudei e Greci.

5. Ma quando Sila e Timoteo furon venuti dalla Macedonia, Paolo si diè tutto quanto alla predicazione, testimoniando ai Giudei che Gesù era il Cristo.

6. Però, contrastando essi e bestemmiando, egli scosse le sue vesti e disse loro: Il vostro sangue ricada sul vostro capo; io ne son netto; da ora innanzi andrò ai Gentili.

7. E partitosi di là, entrò in casa d’un tale, chiamato Tizio Giusto, il quale temeva Iddio, ed aveva la casa contigua alla sinagoga.

8. E Crispo, il capo della sinagoga, credette nel Signore con tutta la sua casa; e molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano, ed eran battezzati.

9. E il Signore disse di notte in visione a Paolo: Non temere ma parla e non tacere;

10. perché io son teco, e nessuno metterà le mani su te per farti del male; poiché io ho un gran popolo in questa città.

11. Ed egli dimorò quivi un anno e sei mesi, insegnando fra loro la parola di Dio.

12. Poi, quando Gallione fu proconsole d’Acaia, i Giudei, tutti d’accordo, si levaron contro Paolo, e lo menarono dinanzi al tribunale, dicendo:

13. Costui va persuadendo gli uomini ad adorare Iddio in modo contrario alla legge.

14. E come Paolo stava per aprir la bocca, Gallione disse ai Giudei: Se si trattasse di qualche ingiustizia o di qualche mala azione, o Giudei, io vi ascolterei pazientemente, come ragion vuole.

15. Ma se si tratta di questioni intorno a parole, a nomi, e alla vostra legge, provvedeteci voi; io non voglio esser giudice di codeste cose.

16. E li mandò via dal tribunale.

17. Allora tutti, afferrato Sostene, il capo della sinagoga, lo battevano davanti al tribunale. E Gallione non si curava affatto di queste cose.

18. Quanto a Paolo, ei rimase ancora molti giorni a Corinto; poi, preso commiato dai fratelli, navigò verso la Siria, con Priscilla ed Aquila, dopo essersi fatto tosare il capo a Cencrea, perché avea fatto un voto.

19. Come furon giunti ad Efeso, Paolo li lasciò quivi; egli, intanto, entrato nella sinagoga, si pose a discorrere coi Giudei.

20. E pregandolo essi di dimorare da loro più a lungo, non acconsentì;

21. ma dopo aver preso commiato e aver detto che, Dio volendo, sarebbe tornato da loro un’altra volta, salpò da Efeso.

22. E sbarcato a Cesarea, salì a Gerusalemme, e salutata la chiesa, scese ad Antiochia.

23. Ed essendosi fermato quivi alquanto tempo, si partì, percorrendo di luogo in luogo il paese della Galazia e la Frigia, confermando tutti i discepoli.

24. Or un certo Giudeo, per nome Apollo, oriundo d’Alessandria, uomo eloquente e potente nelle Scritture, arrivò ad Efeso.

25. Egli era stato ammaestrato nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, parlava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù, benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni.

26. Egli cominciò pure a parlar francamente nella sinagoga. Ma Priscilla ed Aquila, uditolo, lo presero seco e gli esposero più appieno la via di Dio.

27. Poi, volendo egli passare in Acaia, i fratelli ve lo confortarono, e scrissero ai discepoli che l’accogliessero. Giunto là, egli fu di grande aiuto a quelli che avevan creduto mediante la grazia;

28. perché con gran vigore confutava pubblicamente i Giudei, dimostrando per le Scritture che Gesù è il Cristo.