Riveduta Bibbia 1927

2 Samuele 7:5-20 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

5. Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice l’Eterno: Saresti tu quegli che mi edificherebbe una casa perch’io vi dimori?

6. Ma io non ho abitato in una casa, dal giorno che trassi i figliuoli d’Israele dall’Egitto, fino al dì d’oggi; ho viaggiato sotto una tenda e in un tabernacolo.

7. Dovunque sono andato, or qua, or là, in mezzo a tutti i figliuoli d’Israele, ho io forse mai parlato ad alcuna delle tribù a cui avevo comandato di pascere il mio popolo d’Israele, dicendole: Perché non mi edificate una casa di cedro?

8. Ora dunque parlerai così al mio servo Davide: Così dice l’Eterno degli eserciti: Io ti presi dall’ovile, di dietro alle pecore, perché tu fossi il principe d’Israele, mio popolo;

9. e sono stato teco dovunque sei andato, ho sterminato dinanzi a te tutti i tuoi nemici, e ho reso il tuo nome grande come quello dei grandi che son sulla terra;

10. ho assegnato un posto ad Israele, mio popolo, e ve l’ho piantato perché abiti in casa sua e non sia più agitato, né seguitino gl’iniqui ad opprimerlo come prima,

11. e fin dal tempo in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo d’Israele; e t’ho dato riposo liberandoti da tutti i tuoi nemici. Di più, l’Eterno t’annunzia che ti fonderà una casa.

12. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu giacerai coi tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua progenie, il figlio che sarà uscito dalle tue viscere, e stabilirò saldamente il suo regno.

13. Egli edificherà una casa al mio nome, ed io renderò stabile in perpetuo il trono del suo regno.

14. Io sarò per lui un padre, ed egli mi sarà figliuolo; e, se fa del male, lo castigherò con verga d’uomo e con colpi da figli d’uomini,

15. ma la mia grazia non si dipartirà da lui, come s’è dipartita da Saul, ch’io ho rimosso d’innanzi a te.

16. E la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre, dinanzi a te, e il tuo trono sarà reso stabile in perpetuo".

17. Nathan parlò a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.

18. Allora il re Davide andò a presentarsi davanti all’Eterno e disse: "Chi son io, o Signore, o Eterno, e che è la mia casa, che tu m’abbia fatto arrivare fino a questo punto?

19. E questo è parso ancora poca cosa agli occhi tuoi, o Signore, o Eterno; e tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire, sebbene questa tua legge, o Signore, o Eterno, si riferisca a degli uomini.

20. Che potrebbe Davide dirti di più? Tu conosci il tuo servo, Signore, Eterno!