Riveduta Bibbia 1927

2 Cronache 32:18-24 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

18. I servi di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi così impadronire della città.

19. E parlarono dell’Iddio di Gerusalemme come degli dèi dei popoli della terra, che sono opera di mano d’uomo.

20. Allora il re Ezechia e il profeta Isaia, figliuolo di Amots, pregarono a questo proposito, e alzarono fino al cielo il loro grido.

21. E l’Eterno mandò un angelo che sterminò nel campo del re d’Assiria tutti gli uomini forti e valorosi, i principi ed i capi. E il re se ne tornò svergognato al suo paese. E come fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figliuoli lo uccisero quivi di spada.

22. Così l’Eterno salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re d’Assiria, e dalla mano di tutti gli altri, e li protesse d’ogn’intorno.

23. E molti portarono a Gerusalemme delle offerte all’Eterno, e degli oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, il quale, da allora, sorse in gran considerazione agli occhi di tutte le nazioni.

24. In quel tempo, Ezechia fu malato a morte; egli pregò l’Eterno, e l’Eterno gli parlò, e gli concesse un segno.