9. sconosciuti, eppur ben conosciuti; moribondi, eppur eccoci viventi; castigati, eppur non messi a morte;
10. contristati, eppur sempre allegri; poveri, eppure arricchenti molti; non avendo nulla, eppur possedenti ogni cosa!
11. La nostra bocca vi ha parlato apertamente, o Corinzi; il nostro cuore s’è allargato.
12. Voi non siete allo stretto in noi, ma è il vostro cuore che si è ristretto.
13. Ora, per renderci il contraccambio (parlo come a figliuoli), allargate il cuore anche voi!
14. Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre?
15. E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele?
16. E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.
17. Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo; ed io v’accoglierò,
18. e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente.