Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Matteo 27:41-54 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

41. Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano:

42. «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora giù dalla croce, e noi crederemo in lui.

43. Si è confidato in Dio: lo liberi ora, se lo gradisce, poiché ha detto: “Sono Figlio di Dio”».

44. E nello stesso modo lo insultavano anche i ladroni crocifissi con lui.

45. Dall’ora sesta si fecero tenebre su tutto il paese, fino all’ora nona.

46. E, verso l’ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?», cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»

47. Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Costui chiama Elia».

48. E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, inzuppatala di aceto, la pose in cima a una canna e gli diede da bere.

49. Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo».

50. E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito.

51. Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono,

52. le tombe si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono;

53. e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti.

54. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente costui era Figlio di Dio».