Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Matteo 26:27-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

27. Poi prese un calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti,

28. perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati.

29. Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

30. Dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.

31. Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un’occasione di caduta; perché è scritto: “Io percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse”.

32. Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea».

33. Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand’anche tu fossi per tutti un’occasione di caduta, non lo sarai mai per me».

34. Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».

35. E Pietro a lui: «Quand’anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». E lo stesso dissero pure tutti i discepoli.

36. Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato».

37. E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato.

38. Allora disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me».