Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Matteo 26:22-32 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

22. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono a dirgli uno dopo l’altro: «Sono forse io, Signore?»

23. Ma egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.

24. Certo, il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell’uomo se non fosse mai nato».

25. E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Rabbì?» E Gesù a lui: «Lo hai detto».

26. Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver pronunciato la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo».

27. Poi prese un calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti,

28. perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati.

29. Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

30. Dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.

31. Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un’occasione di caduta; perché è scritto: “Io percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse”.

32. Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea».